10 indicazioni per affrontare le possibili conseguenze psichiche del Covid-19.
Lo psicoterapeuta Giovanni Vaudo, nonché Psicologo dell’Emergenza presso l’associazione di volontariato “Psicologi Per i Popoli” che opera anche per la Protezione Civile, ha gentilmente voluto indicarci dei suggerimenti per affrontare al meglio questa seconda ondata del virus:
NON ISOLARTI.
Non confondere il distanziamento interpersonale con l’isolamento sociale!
Potrebbe apparire una sottolineatura quasi banale, ma se la distinzione concettuale è immediata, nel concreto svolgimento della nostra vita quotidiana forse lo è molto meno.
Da febbraio del 2020 le occasioni sociali di incontro si sono molto ridotte per tutti noi, per alcuni – anziani in particolare – in maniera drastica.
E’ facile che nello scorrere dei mesi nuove abitudini imposte vengano profondamente assimilate anche al di là delle nostre intenzioni e nelle situazioni di pandemia ciò è anche da considerarsi qualcosa di positivo; “dobbiamo imparare a convivere per un periodo indefinito con il covid 19” è una delle premonizioni che più circola, ma è importante che certi atteggiamenti interni in risposta a questo stato di cose, si mantengano nelle forme più costruttive possibile.
Dopo i canti dai balconi e le telefonate frenetiche a parenti e amici, è arrivata l’ora in cui ci curiamo dei contatti con i nostri simili nelle modalità più sistematiche e funzionali alla salute psichica di tutti. Prendere un caffè con un amico, mangiare una pizza con tre colleghi, fare una passeggiata all’aperto col partner e/o coi figli, telefonare o videochiamare una persona che non sentiamo da un po’, scambiarsi opinioni, confrontare e condividere stati d’animo, è un modo saggio di trascorrere del tempo in generale e ancor più nel momento che stiamo vivendo.
Dobbiamo essere davvero molto riconoscenti alla tecnologia che ci consente di rimanere in contatto così facilmente ma allo stesso tempo conviene che ci impegniamo -nella attenta considerazione delle regole emanate volta per volta dalle istituzioni- a mantenere attiva e proficua la nostra vita sociale e relazionale, non dimenticando mai che le ore più buie della notte sono quelle prima dell’alba.
NON RIFIUTARE L’AIUTO SINCERO E DISINTERESSATO CHE TI ARRIVA DAGLI ALTRI.
Di fronte alle difficoltà oggettive che si presentano nella tua vita, non pensare che devi risolverle esclusivamente con le tue sole forze pena la svalutazione di te stesso/a! Se le cose intorno si mettono male, sintonizzati su chi , intorno a te, ti può dare una mano, grande o piccola che sia; questa non è la riprova del tuo scarso valore.
La tua identità è piuttosto connessa alle scelte che fai giorno dopo giorno e all’impegno che metti per evolvere come essere umano, qualunque significato tu voglia attribuire a questa espressione.
RESPONSABILITÀ NON É GARANZIA DI RIUSCITA E SUCCESSO.
Prendi coscienza e ricorda a te stesso/a, ogni giorno, che la vita di ciascuno di noi umani è fatta di alti e bassi; tratti lineari che si alternano a percorsi tortuosi. Di buona parte di ciò che ci accade, abbiamo un controllo solo parziale, a volte veramente ridotto, e perciò una giusta assunzione di responsabilità non comprende il ritenersi causa di tuttoquanto sta avvenendo a noi e ai nostri cari!
Rispetta te stesso e coltiva la tua dignità ma non confonderla con un male inteso senso dell’orgoglio.
COMBATTI ATTIVAMENTE L’INERZIA FISICA E MENTALE.
Muovi il tuo corpo, cammina, fai ginnastica (senza sfinirti!), non intorpidirti davanti al televisore “distraendoti” per tempi troppo lunghi (2-3 ore al giorno sono una buona soglia da non oltrepassare); in genere, quando ci sembra di non pensare a nulla, facilmente lasciamo spazio ai nostri automatismi mentali (ciascuno di noi dispone dei suoi peculiari), che generalmente non portano a strade dirette al benessere. Esiste una bella differenza tra i momenti in cui siamo impegnati e concentrati nel pensare a soluzioni concrete, alla rimuginazione “sottotraccia” che insiste sempre sulle stesse cose e che non ci porta da nessuna parte; in quest’ultimo caso infatti potremmo sperimentare senso di vuoto, confusione e mancanza di qualunque significato.
ATTENZIONE AL SONNO.
Il tema del riposo notturno è troppo importante per l’equilibrio psicofisico per non richiedere un’attenzione particolare. Hai difficoltà nell’addormentarti? Ti svegli nel cuore della notte senza riuscire a riprender sonno per ore? Non riuscendo a prender sonno ti innervosisci così che inizi a guardare film, a chattare, ad usare videogiochi, ingannando il tempo così bene che ti ritrovi esausto al momento dell’alba? Non sottovalutare la questione! Son cose che purtroppo capitano a tanti, tanto più facilmente quando le ordinarie attività giornaliere sono alterate se non sconvolte da nuove contingenze (figli in casa, ritmi e modi di lavorare rivoluzionati, etc.); se però divengono uno stile di vita protratto nel tempo, possono rivelarsi davvero nocive per la tua salute, a cominciare dal tuo umore; e non pensare che con qualche pillola la questione si superi, perché i farmaci possono costituire un significativo aiuto per un momento transitorio di particolare difficoltà, ma mai la soluzione. Se protratta, l’assunzione di ipnotici finisce anzi per diventare un problema aggiuntivo!
CIÒ DI CUI TI NUTRI FA LA DIFFERENZA PIÙ DI QUANTO TU POSSA CREDERE.
Certamente in questi ultimi anni si parla tanto, anche troppo, di cibo ma rivolgere una corretta attenzione agli alimenti non è necessariamente un vezzo di occidentali viziati o malati di benessere!
A cominciare dall’evitare qualsiasi eccesso (ad es. limitare il fast food e il cibo confezionato), cerca di introdurre buone abitudini come assumere cibi semplici e poco raffinati (cerali, frutta secca, pesce azzurro, verdure di stagione) che hanno il pregio di limitare il rischio di malattie e – non da poco!- favorire la produzione nel cervello di sostanze che incrementano il buon umore e una sensazione generale di benessere.
Di pari importanza, è ciò di cui nutri la tua psiche; è arrivato il momento di scegliere attivamente una lettura, l’ascolto di quella musica, la visione di quel ben preciso programma televisivo, l’apprendimento di qualcosa -una lingua, una abilità manuale, una abilità intellettuale- purché vissuto come interessante e in qualche misura piacevole, ma soprattutto che ci lasci un senso di soddisfazione .
Forse non abbiamo ancora le idee chiare su quel che nutre davvero la nostra psiche e questa situazione di stress ci può aiutare a capirlo in misura rilevante.
RISCOPRI LE TUE POTENZIALITÀ ANCORA INESPRESSE.
Potrebbe essere arrivato il momento buono per potenziare le attività che svolgevi come hobby, per riconsiderarle in chiave anche remunerativa. Il tuo lavoro attraversa un momento critico o addirittura è svanito a seguito della crisi economica imposta dal Covid-19? E’ della massima importanza che eviti di concentrare i tuoi pensieri su questo dato di fatto -oggettivamente rilevante, doloroso e difficile da accettare- e faccia del tuo meglio per spostare l’attenzione, con un pizzico di ottimismo, sulle abilità di cui disponi e alle quali casomai finora hai dato poco peso e nessuna espressione; non è qualcosa di così immediato e scontato, ma puoi provare a ripercorrere mentalmente la tua vita passata per cercare i talenti che tu o altri intorno a te pensavano (o pensano tuttora) tu potessi (o possa) avere. Ma puoi anche chiedere a coloro che ti stanno accanto, per cosa ti vedono più tagliato/a.
È molto probabile che il talento ritrovato non ti faccia da subito guadagnare dei soldi ma certamente ti aiuterà su un piano psichico a cominciare dalla autostima; è comunque una premessa fondamentale per la riuscita economica di qualsiasi attività, tanto più se in proprio.
CURARE TE STESSO SIGNIFICA CURARE GLI ALTRI.
Non è un modo di dire, un ideale… Proprio questa pandemia ne sta evidenziando l’estrema concretezza! Tutto quanto di buono farai per te stesso – rivolto al tuo fisico, alla tua psiche, al mondo dei tuoi pensieri (tre dimensioni in strettissima connessione, o per ancor meglio dire tre sfaccettature della stessa entità), si riverbera immediatamente al di fuori di te, con processi di trasmissione che non siamo abituati a considerare ma che sono realissimi e di rilievo. Se anche in una situazione difficile come questa farai del tuo meglio per riuscire a mantenere un tuo equilibrio, una tua coerenza interna, una tua precisa rotta che ti faccia star bene (al di là degli immancabili ostacoli quotidiani) gli altri ne trarranno grande vantaggio, con l’avvio e il rinforzo di un circolo virtuoso…e non è cosa da poco!
CONSIDERA I FARMACI “LIGHT” PRIMA DI RICORRERE AGLI PSICOFARMACI.
Prima di ricorrere a veri e propri psicofarmaci -sempre più di uso comune ai nostri giorni e da cui in molti casi, soprattutto quando autoprescritti e non monitorati da clinici esperti, è difficile liberarsi per tornare alla propria normalità- informati anche su quanto offre l’erboristeria, l’omeopatia, la medicina cinese, la floriterapia e le così dette “medicine alternative”; prova ad orientarti verso quanto sembra più adatto a te, meglio se guidato da medici capaci di integrare anche queste tipologie di intervento. In non pochi casi l’aiuto di queste metodiche è davvero consistente, col vantaggio di non dare effetti collaterali e dipendenza.
E PER FINIRE…RITORNA AL PUNTO 1!
Non limitarti a scorrere queste indicazioni; rifletti qualche minuto su di esse e prova ad adottare quello che ti sembra valido per il tuo caso.
Se senti che, al di là di ogni buono proposito, stai rischiando di cedere o di rinchiuderti in te stesso concentrato solo sul tuo mondo e sui tuoi malanni, raccogli le tue energie e fa uno scatto per rendere manifesta agli altri la tua sofferenza, il tuo male di vivere, così che possa essere raccolto, rispettato e ben indirizzato verso percorsi di cura da chi ti è prossimo, sia esso amico, partner, personale sanitario, uomini o donne di religione.